Piadina con uovo morbido e guanciale, un pasto storico degli inverni contadini

Sembrerà strano, forse ad alcuni ricorderà più i sapori delle colazioni tipiche dei paesi anglosassoni, ma, secondo le antiche enciclopedie enogastronomiche della Romagna, non c’è niente di più romagnolo della colazione con piadina con uovo morbido e guanciale.

Come molte usanze, anche questa trova il suo significato nelle necessità delle persone. Non è dunque per un fatto di costume o gola che i nostri avi erano soliti consumare pasti così ricchi di nutrimento e sapore, ma piuttosto per far fronte alla dura vita di tutti i giorni, specie quando le temperature erano più rigide e le stagioni severe imponevano ai contadini di razionare intelligentemente il cibo.

D’inverno i contadini rimanevano infatti più tempo in casa, dal momento che i lavori nei campi eran pochi e in più il brutto tempo, oltre alle giornate troppo corte, non permetteva altro che impegni domestici.

Con tali ritmi, le colazioni invernali dovevano essere ben più modeste rispetto a quelle delle altre stagioni, e tuttavia, quando le galline riprendevano a fare le uova, verso gennaio, l’Arzdora poteva sbizzarrirsi cuocendo contemporaneamente la piadina e le uova nelle tipiche padelle di rame sul camino.

Poi, soprattutto verso l’inizio della primavera – dopo aver smesso il maiale – si usava fare colazione con la pancetta fresca, tagliata sottile sottile per fare più riuscita, cotta in graticola sulla brace del camino.

Per consumare poca pancetta si impastava molta piada, data la maggiore disponibilità di farina e granturco.

 

Gli ingredienti della ricetta

Come si prepara la ricetta

  • Affettare il guanciale e nel mentre scaldare un po’ d’olio a fuoco medio in una piccola padella in cui andranno adagiate le fette di guanciale.
  • Alzare la fiamma e cuocere sfumando con l’aceto di mele. Una volta rosolato tenere da parte.
  • Mondare l’aglio fresco e tritarlo finemente, poi soffriggerlo in padella con un filo d’olio facendo attenzione a non bruciarlo.
  • In una ciotola rompere 3 uova, aggiungere un goccio di latte, sale e pepe.
  • Mescolare energicamente con una forchetta eseguendo movimenti circolari.
  • Unire le uova nella padella con l’aglio e aggiungere le fette di guanciale (non tutte) mescolando. Aiutarsi con una spatola per evitare che il composto si attacchi alla padella. Importante: l’uovo non deve cuocere del tutto ma rimanere morbido.
  • Quando il composto è ancora morbido (non deve addensarsi come una frittata) adagiarlo sulla piadina calda. Infine aggiungere sull’uovo morbido le fette di guanciale rimaste.
  • Tagliare a spicchi e servire ancora calda

Consigli per un ottimo abbinamento

Secondo l’usanza, al posto della pancetta, poteva esserci in certi giorni particolari esserci della salsiccia, tagliata prima a metà e poi sempre cotta in graticola. Se poi si era già avanti nella stagione e la salsiccia era ben stagionata, allora la si poteva tagliare a fette.

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Buon appetito dal cuore della Romagna!