Logo Sangiovesa Bottega

Teglia di Montetiffi

La teglia di Montetiffi, interamente lavorata a mano, è un oggetto unico da avere in casa, usato in Romagna per la cottura della piadina.

Oggi puoi averla anche tu, per cuocere la piadina della Sangiovesa proprio come si faceva una volta.

35,00

Con ogni teglia acquistata, riceverai in omaggio 5 piadine di Sangiovesa!

Qualche dettaglio in più

Il marchio registrato, impresso sulla teglia, garantisce che si tratta della tradizionale “Teglia di Montetiffi”, interamente lavorata a mano e cotta in forno a legna, con materiali e tecniche che sono le stesse da sempre. È una teglia (testo) di argilla nata per la cottura della piadina romagnola nel caminetto, su stufa a legna e fornello a gas. Ottimi risultati si ottengono usandola per barbecue o nel forno per cuocere pane e pizza. Non adatto a fornello a induzione e in vetroceramica.

La Teglia misura 28cm di diametro.

ISTRUZIONI PER L’USO

  • Fornello a gas: sul fornello a gas la teglia dovrà appoggiare su uno spandifiamma. Occorre prestare particolare attenzione affinché la teglia non subisca bruschi sbalzi di temperatura. A questo punto si può adagiare la piada.
  • Caminetto: si può utilizzare la teglia nel caminetto appoggiandola su un treppiedi o sugli alari. Come prima fase usare un poʼ di carboni rossi fino a che la teglia non si sia ben riscaldata, quindi aggiungere gradatamente legna piccola (tipo sarmenti o potature) affinché arrivi alla giusta temperatura. Occorre prestare particolare attenzione affinché la teglia non subisca bruschi sbalzi di temperatura. A questo punto si può adagiare la piada.
  • Stufa a legna: fare attenzione a portare la teglia al centro del piano cottura solo dopo averla fatta scaldare su un lato della stufa. Occorre prestare particolare attenzione a che la teglia non subisca bruschi sbalzi di temperatura. A questo punto si può adagiare la piada.

AVVERTENZE

La teglia nuova va fatta scaldare ponendovi sopra una manciata di crusca che verrà spazzolata via quando diventerà di un bel colore bruno. Questa operazione non andrà più ripetuta. A fine cottura la teglia va lasciata raffreddare senza spostarla. La teglia dʼargilla non va mai lavata con acqua o detersivi di alcun tipo. Per pulirla raschiare i residui e spazzolare con una scopetta di saggina. Va riposta in posizione verticale leggermente inclinata.

COSA CUOCERE

Sulla teglia oltre alla piada e simili, si possono cuocere: tortelli alla lastra; torta al testo; cantarelle; mistocchine; caldarroste; le verdure (melanzane – zucchine – radicchio trevigiano – cipollotti…); abbrustolire fette di pane, fette di polenta; tostare semi di zucca, sesamo, ceci e frutta secca (mandorle, noci, nocciole, pinoli…); anche il pesce rientra nelle tradizionali cotture sulla teglia. Ovviamente in questi casi la teglia è bene usarla solo per il pesce.

CURIOSITÀ

Le teglie crepate (può succedere quando la teglia passa troppo velocemente dal freddo al caldo), venivano riparate con una operazione di “ricucitura”. Si praticavano dei piccoli fori paralleli a 1 cm dalla crepa e quindi con un filo di ferro cotto si facevano uno o più punti di sutura distanti 3-4 cm tra di loro.

Possiamo farlo anche noi! Con un po’ di pratica e di attenzione la teglia (tégia) di Montetiffi vi offrirà una piada dal sapore fragrante e insuperabile, come ha sempre fatto da oltre 500 anni per la gente di Romagna.

Buon appetito!